PROIEZIONI
FROM THE RIVER TO THE SEA, P4LEST1NA LIBERA!
Un ciclo di proiezioni per informarci, attivarci, organizzarci, dare visibilità e prendere posizione.
Il ricavato andrà a finanziare @progettorec, che da anni si occupa di coordinare progetti socio-culturali nella Striscia e che, attualmente, riesce a farvi arrivare beni di prima necessità.
Al momento, abbiamo organizzato due date (domenica 3 e domenica 10 dicembre). Le proiezioni si terranno a @spazioeterotopia e, per chi vuole, sono anticipate da una cena popolare.
– domenica 3 dicembre dalle 21: In Between (2016)
– domenica 10 dicembre dalle 21: 5 Broken Cameras (2011)
L’iniziativa è in aggiornamento.
IN BETWEEN (LIBERE, DISOBBEDIENTI, INNAMORATE)
— domenica 3 dicembre, dalle 21 alle alle 23 (prima, cena popolare “Osteria dell’orto”)
— a @spazioeterotopia (Via Risorgimento 21, San Giuliano milanese)
— ingresso a offerta libera: il ricavato andrà a finanziare @progettorec che da anni si occupa di coordinare progetti socio-culturali nella Striscia e che, attualmente, riesce a farvi arrivare beni di prima necessità
In Between segue la vita di tre donne israelo-palestinesi indipendenti, che condividono un appartamento a Tel Aviv. Lontane dai vincoli e dalle tradizioni familiari, tessendo reti di sorellanza, si ritrovano divise tra la libertà che aspirano ad avere e le restrizioni imposte da una società conservatrice e patriarcale.
Il film, del 2016, è diretto dalla regista palestinese Maysaloun Hamoud.
5 BROKEN CAMERAS
— domenica 10 dicembre, dalle 21 alle alle 23 (prima, cena popolare “Osteria dell’orto”)
— a @spazioeterotopia (Via Risorgimento 21, San Giuliano milanese)
— ingresso a offerta libera: il ricavato andrà a finanziare @progettorec che da anni si occupa di coordinare progetti socio-culturali nella Striscia e che, attualmente, riesce a far arrivare beni di prima necessità.
La nostra gratitudine va al canale Telegram “Palestine archive” e lə compagnə che lo gestisce, raccogliendo e condividendo risorse per la comunità
5 Broken cameras è un racconto personale e in prima persona della resistenza quotidiana a Bil’in, villaggio della West Bank. Il documentario, del 2011, è stato diretto e girato dal contadino e filmaker palestinese Emad Burnet, insieme al regista israeliano Guy Davidi.